Un impianto agrivoltaico è un impianto di produzione di energia elettrica da fonte solare collocato in area a destinazione urbanistica agricola
e realizzato mediante installazione di moduli fotovoltaici con modalità innovative, tali da permettere il contestuale svolgimento delle attività agronomiche ed energetiche.
L’elemento distintivo degli impianti agrivoltaici, pertanto, è l’interazione di due tipologie di produzione (energetica e agricola), resa invece impossibile negli ordinari
impianti fotovoltaici con moduli a terra che provocano una sostanziale impermeabilizzazione del suolo.
L’agrivoltaico è un approccio che permette di ottenere vantaggi economici aggiuntivi all’imprenditore agricolo ma è anche un valore aggiunto per il conseguimento di alcuni degli obiettivi (SDG) dell’agenda 2030.
La combinazione tra agricoltura e tecnologie solari fotovoltaiche sullo stesso appezzamento di terra, dove la produzione agricola viene messa al primo posto
rispetto alla produzione di energia.
In questo modo l’agrivoltaico diventa ulteriore fonte di guadagno stabile per l’imprenditore agricolo ma anche come risorsa sostenibile per il macro-ambiente (comunità energetiche).
Il fotovoltaico migliora gli aspetti di biodiversità, in termini di rinaturalizzazione del terreno, rendendolo più ricco di nutrienti, oltre che permette un ripopolamento
della flora e della fauna. Quindi, il fotovoltaico non compromette un futuro utilizzo del terreno a fini agricoli.
Le Linee Guida di giugno 2022 hanno distinto gli impianti agrivoltaici “semplici” da quelli avanzati che, oltre a garantire la continuità dell’attività agricola e pastorale, devono possedere ulteriori requisiti:
Quali sono i principali fattori da analizzare per la realizzazione di un impianto agrivoltaico?
Di particolare interesse è la misurazione della radiazione fotosinteticamente attiva (PAR), ovvero la gamma di lunghezze d’onda più adatte alle colture: i modelli diurni
e la stagionalità della risorsa di insolazione solare possono influenzare il potenziale di crescita della vegetazione: questi parametri possono avere un ruolo di primo piano
nel determinare i tipi di vegetazione adatti e le configurazioni tecnologiche per i progetti agrivoltaici.
Nelle aree in cui le temperature medie sono attualmente troppo calde per approcci agricoli comuni, le strutture agrivoltaiche possono mitigare i danni del calore sulle colture.
Per tali motivi la localizzazione e la latitudine dell’impianto agrivoltaico assumono un ruolo fondamentale nella scelta del dimensionamento (ombreggiamento) dell’impianto agrivoltaico.
Il documento, elaborato dal Gruppo di lavoro coordinato dal MITE a cui hanno partecipato: CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, GSE - Gestore dei servizi energetici S.p.A. ed RSE - Ricerca sul sistema energetico S.p.A., descrive le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico, sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere agli incentivi PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici, che possono comunque garantire un’interazione più sostenibile fra produzione energetica e produzione agricola.
Scarica ora le linee guidaIl Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato, con decreto dipartimentale, le Regole Operative relative al decreto Agrivoltaico in vigore dal 14 febbraio.
Obiettivo del provvedimento è la realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, nei quali possano coesistere la produzione di energia pulita con l’attività agricola.
Il documento disciplina le procedure per l'accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR.
È previsto un unico periodo di presentazione delle istanze di partecipazione, Aste e Registri, a partire dal giorno 4 giugno 2024 alle ore 12:00 fino al giorno 2 settembre 2024 alle ore 12:00.
Prossimamente verranno pubblicati i bandi e ne verrà data opportuna comunicazione attraverso i canali del GSE.
Il PREAC, Programma regionale Energia Ambiente e Clima, rappresenta l'insieme degli indirizzi adottati da Regione Lombardia, che hanno l'obiettivo
di delineare una serie di azioni concrete che vanno nell'ottica della decarbonizzazione al fine di azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050.
Le disposizioni del PREAC e nello specifico quelle contenute nella delibera si applicano alle aree agricole lombarde, comprese quelle ricadenti all’interno di:
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Innovativa infrastruttura energetica per l’agricoltura di precisione, appositamente progettata per le coltivazione con sesto d’impianto e raccolta manuale.
Il modulo è realizzato con materiali ecosostenibili e rispetta tutte le principali normative di settore.
L’elettronica IoT con il suo software Rilheva IEPFMS (Intelligent Energy & Precision Farming Management System) permette una gestione remota dell’impianto.
Progettazione
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Componenti e motore
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Soluzione IoT per il monitoraggio integrato di tutte le soluzioni fotovoltaiche.
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delle culture sottostanti all’impianto.
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